giovedì 19 settembre 2013

petto di pollo al sedano

Anche questa è una ricetta mutuata dalla mamma, del resto tutti noi abbiamo imparato a cucinare da qualcuno: la mamma, la nonna, la zia... il papà magari! E, giustamente, ogni persona di cucina ha le sue ricette di successo che vengono da sperimentazioni, varianti, amici, ritagli... Credo che questa ricetta venisse da "amici" , anche se non so identificare meglio. Si vede subito che si tratta di una ricetta della mia infanzia, infatti la panna è tipica degli anni '80, e comunque dona moltissimo a questo piatto a tre ingredienti, dove lei e il sedano donano morbidezza al classico petto di pollo, immancabile in ogni secondo-di-corsa che si rispetti! ;-)



ingredienti x 3:

400 gr petto  pollo tagliato a spezzatino
1/2 gambo  sedano
100 ml panna da cucina
sale, pepe, vino bianco per sfumare, olio

mettete un filo d'olio in una padella e fateci rosolare il sedano pulito, lavato e tagliato a tocchetti. Cuocete per circa dieci minuti,bagnando con un po'd'acqua (mezzo bicchiere). Poi aggiungete il pollo e  fatelo rosolare, sfumate col vino bianco e cuocete altri 10-15 minuti, aggiungete la panna e fate restringere un pochino (5 minuti). Regolate di sale e pepe. Servite.

muffin ai lamponi (raspberry crumb muffin)


Che belle le offerte del supermercato! soprattutto quando ogni settimana sono in sconto dei frutti di bosco diversi! Questa settimana era la volta dei lamponi... direi che forse sono i miei preferiti, soprattutto se accompagnati da una bella pallina di gelato alla crema. Questa volta però niente gelato: le vacanze sono finite, gli impegni settimanali piano piano sono stanno rientrando a regime e quindi i lamponi col gelato sarebbero relegati al dopo cena...che vuol dire "durante la nanna di Stella"...che vuol dire le 9:30 circa! Non è proprio l'orario per farsi uno spuntino: a quell'ora qualsiasi cosa ingerita va in conto calorie per il giorno dopo e quindi un dolcetto calorico come il gelato (anche se molto sano per la presenza della frutta ;D) è davvero da tenere per un occasione speciale, come i compleanni di cui questi due mesi sono pieni!
E allora? rinunciamo ai lamponi? noooo!!!
Visto che alnche il mio strano lavoro riprende settimana prossima si può... fare dei muffin!! Ottime monoporzioni per lo spuntino di metà mattina (della cui importanza ho parlato quando ho postato le esse di frolla ).
Quindi mi sono lanciata in una delle tante ricette che ho trovato su pinterest, ho aggiustato le dosi che erano in misure americane, e ho fatto questo streusel alla farina di mais: mi scade a fine mese e non voglio assolutamente sprecarla! E poi stavo progettando uno streusel da un po' e questa è stata la volta buona!
Tranquille, se non avete la farina di mais potete sostituire con farina bianca (meglio però usarne 80-100 grammi)





Ingredienti x 12 muffin:

200 gr farina autolievitante
130 gr zucchero
2 uova
65 gr burro fuso
50 ml succo di mela
Scorza grattugiata di un limone
4 lamponi per muffin ( una vaschetta piccola)

Per lo streusel:

30 gr farina di mais per dolci (fioretto)
30 gr zucchero
50 gr burro
Per i muffin sbattete le uova con lo zucchero usando una frusta elettrica, intanto fondete il burro a fuoco dolcissimo in un pentolino, unite la farina con la scorza di limone alle uova, poco alla volta e alternando col burro e il succo. Se faticate a mescolare usate una spatola o un cucchiaio. Versate un cucchiaio di composto in ciascun pirottino per muffin, aggiungete i lamponi (3-4 per muffin) e coprite con un altro cucchiaio scarso di composto. per lo streusel mettete il burro in freezer per qualche minuto e quindi frullatelo con lo zucchero e la farina in un tritatutto per circa un minuto. Otterrete.un composto granuloso. Versatene un cucchiaio per ogni muffin e cuocete a 180° per 20 minuti.

martedì 10 settembre 2013

Il menù settimanale

Bentornati a tutti!
Per riprendere l'anno vorrei presentarvi un post diverso dal solito: non voglio indottrinare nessuno, ma mi sono resa conto che la mia famiglia è piuttosto salutista e in generale sia io che mio marito siamo abbastanza fissati con la vita sana (tipo quella consigliata dai medici: fare sport, mangiare tanta frutta e verdura...) Quindi, visto che siamo convinti che questo sia una cosa positiva vorrei fare dei post a tema su argomenti che riguardano l'alimentazione. Spero di non annoiarvi e non sentitevi costretti a seguire le mie idee!

photo by   http://www.flickr.com/photos/iz4aks/


Ho visto altri blog parlare di questo "tema"...di che sto parlando? Del fatto che una donna (o un uomo, non sono sessista) durante la settimana si prepari il menù giorno per giorno della settimana successiva.
Ho deciso di parlarne perché mi sono resa conto che non si tratta di una cosa comune. La maggior parte delle mie amiche si organizza più o meno un paio di ricette la settimana e per il resto "va a braccio", cioè apre il frigo e decide al momento, oppure passa al supermercato di pomeriggio presa dalla decisione di cucinare quella sera qualcosa che in casa non c'è. Chiariamoci: è una metodologia che funziona benissimo e che dipende soprattutto dalle proprie abitudini organizzative. Quando vivevo coi miei genitori mia mamma faceva sempre il menù della settimana, questo da quando io ho memoria sull'argomento, ogni tanto chiedeva anche consigli a me, mia sorella o mio papà.
Quando mi sono sposata per il primo anno ho anche io "navigato a vista" e devo dire che ho combinato un gran disastro, credo soprattutto per due motivi: innanzitutto non ero abituata a fare la spesa senza sapere cosa avrei poi cucinato, in secondo luogo io e mio marito avevamo abitudini alimentari diverse e nel primo anno abbiamo dovuto, ovviamente, cercare di far combaciare le nostre abitudini.
Una spinta enorme alla riunione dei nostri stili alimentari è stata la mia dieta (per la quale rimando al post).
Quando ho iniziato la dieta anche Marco ha deciso di farla con me, devo dire che lui non ne aveva bisogno, ma forse quell'anno di disordine alimentare aveva lasciato dei segni di pesantezza anche in lui. La mia dieta dunque, e quindi l'obbligo di seguire un regime alimentare legato all'assunzione di dosi determinate di determinati alimenti con determinate "tempistiche" (due volte la settimana, una volta al giorno..) ci ha imposto la creazione del menù.

Da quel momento non ho più perso l'abitudine perché ho notato che aveva diversi vantaggi:
Il primo è che non arrivo mai a casa con la crisi "oddio...e stasera che faccio?", anche perché a volte non ho la forza di reagire di fronte a questa domanda e quando non si reagisce con prontezza si finisce a perdere tempo e quindi (nel mio caso) a creare cene di veloce preparazione, ma ipercaloriche come formaggi e pizza.
Col menù arrivo a casa, do uno sguardo e so cosa fare e quanto tempo ci metterò.
Il secondo vantaggio riguarda la spesa (e quindi in parte anche le finanze familiari). Avere un menù su cui basare gli acquisti permette di non comprare troppa roba in eccesso ed anche di avere tendenzialmente meno roba che si nasconde negli angoli del frigo e che lì resta fino ad avvenuta scadenza.
Detto ciò qualcuno dirà di certo "ma così sei troppo incasellata! E se una sera fai tardi o uscite con gli amici?". Giustissimo. Io mi regolo così: il we non ha menù, provvedo direttamente quando faccio la spesa (il sabato di solito), anche perché il sabato mattina vado al mercato e magari dal mio fruttivendolo ci sono cosette interessanti e "temporanee" come i fiori di zucca o la barba di frate (una delle mie passioni). E poi di solito è nel we che usciamo con gli amici.
Inoltre tengo in freezer qualche piatto "d'emergenza" come petti di pollo, vasetti di sugo e contorni misti surgelati, perché in effetti non si sa mai cosa ti capita...
Inoltre baso il menù anche sulla previsione del tempo a disposizione, per esempio: se so che un giorno farò tardi prevedo per quella sera qualcosa di rapido, se invece ho più tempo creerò qualcosa di più elaborato. Cerco di fare in modo che i piatti siano intercambiabili una sera con l'altra così non sono legata troppo alle preparazioni, mi permette maggiori variazioni nelle verdure e nei piatti.

martedì 3 settembre 2013

10.000 visite... grazie a tutti!!! (crumble di pesche)

Inizio col dire che mi sento veramente in colpa...tra una cosa e l'altra mi sono ritrovata travolta dal termine dell'asilo, l'inizio delle vacanze, la partenza programmata con la nonna e la nonna bis... così mi sono ritrovata sul lago senza connessione ad internet e senza aver salutato nessuno...e poi torno a casa e trovo che ho superato le 10.000 visite!!!
Ma grazie!!!
Davvero non so che dire, mi apettavo di aver perso improvvisamente tutti i miei sostenitori (che donna di poca fede ;) ) ed invece vedo che continuate, nonostante tutto, a prendere ricette dal mio blog, grazie ancora!!!

E dunque voglio ringraziarvi con una ricetta che ha riscosso un grande successo tra i miei amici, ne ho dato un'anticipazione sulla mia pagina facebook e mi scuso se le foto non sono il massimo (sono fatte col cellulare, in tarda serata e con la luce della cucina...). Mi riprometto di rifarla e fare delle foto migliori!
Eccovi allora il crumble di pesche, una ricetta presa da un giornale di cucina circa 15 anni fa, tipicamente inglese, perfetta per un dolce-frutta di fine pasto.




Ingredienti per 6 persone:

6-8 pesche (a seconda della grandezza)
220 gr burro
180 gr farina
6 cucchiai zucchero

Lavate, sbucciate le pesche e tagliatele a tocchetti. quindi mettetele in delle cocottine monoporzione. impastate il burro freddo a pezzettini con zucchero e farina, se volete potete usare il mixer, ma inquesto caso vi consiglio di mettere il burro in freezer per un po'prima di frullare. Ottenete un composto a briciole, non aspettate che diventi una palla unica! se usate il mixer azionatelo ad intermittenza.
 Dividete il composto nelle cocottine ed infornate a 180° per circa 10 minuti (quando la superficie diventa dorata e visivamente croccante).
Servite caldo o tiepido.

Si può preparare in anticipo (anche di alcune ore) ed infornare all'ultimo momento. Se poi volete dare un tocco aromatico potete aggiungere alla farina una presa di cannella e di chiodi di garofano grattugiati.


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