un classico...o meglio, la mia versione. Ci sono talmente tante versioni di questa ricetta che per trovare l'originale bisognerebbe fare un lavoro di filologia...
Ho detto "l'originale", ma ritengo di aver usato un termine improprio.
Sono una laureata in lettere, in particolare proprio in filologia e linguistica, quindi credo di poter parlare a ragion veduta se dico che una ricetta a volte è come una lingua, soprattutto se questa ricetta si chiama "bluebarry muffin". Dico che una ricetta è una lingua quando questa ricetta arriva ad identificarsi con una nazione, un modo di cucinare, una ricetta nel senso più ampio del termine. E in questo caso la ricetta, come una lingua, si evolve, a seconda di chi la cucina, e può cambiare di generazione in generazione.
Ritengo che in effetti la ricetta più antica fosse un classico impasto da brioche arricchito con i mirtilli e fatto a forma di palline per renderlo monoporzione. Poi è arrivato il lievito istantaneo. E' cambiata la generazione. Diciamo che è come se fossero arrivati gli sms ed è cambiato tutto, ma la ricetta era un classico ormai, i mirtilli sono arrivati prima del cioccolato a dare colore al dolcetto...e poi oggi, con l'ondata salutista e la necessità di "stare leggeri" pensare di mangiare un muffin con della frutta fa sembrare più leggero anche il dolce (anche se in verità non è che c'è poi così tanta differenza calorica...).
Bene, dopo questo dotto escurus di storia della lingua e del muffin, eccovi i miei muffin ai mirtilli.
Ho detto "l'originale", ma ritengo di aver usato un termine improprio.
Sono una laureata in lettere, in particolare proprio in filologia e linguistica, quindi credo di poter parlare a ragion veduta se dico che una ricetta a volte è come una lingua, soprattutto se questa ricetta si chiama "bluebarry muffin". Dico che una ricetta è una lingua quando questa ricetta arriva ad identificarsi con una nazione, un modo di cucinare, una ricetta nel senso più ampio del termine. E in questo caso la ricetta, come una lingua, si evolve, a seconda di chi la cucina, e può cambiare di generazione in generazione.
Ritengo che in effetti la ricetta più antica fosse un classico impasto da brioche arricchito con i mirtilli e fatto a forma di palline per renderlo monoporzione. Poi è arrivato il lievito istantaneo. E' cambiata la generazione. Diciamo che è come se fossero arrivati gli sms ed è cambiato tutto, ma la ricetta era un classico ormai, i mirtilli sono arrivati prima del cioccolato a dare colore al dolcetto...e poi oggi, con l'ondata salutista e la necessità di "stare leggeri" pensare di mangiare un muffin con della frutta fa sembrare più leggero anche il dolce (anche se in verità non è che c'è poi così tanta differenza calorica...).
Bene, dopo questo dotto escurus di storia della lingua e del muffin, eccovi i miei muffin ai mirtilli.
Ingredienti:
200gr farina che
lievita
120gr zucchero
2 uova
60gr burro
125gr yogurt
90ml latte
1 vaschetta di mirtilli
Sbattete lo zucchero col burro morbido e le uova per qualche
minuto ottenendo in composto chiaro e soffice. Se non avete tirato fuori in
anticipo il burro dal frigo potete tranquillamente metterlo in una ciotolina di
vetro e scaldarlo al microonde per 40 secondi.
Aggiungete la farina al composto a cucchiaiate, alternandola
con lo yogurt e il latte quando vedete
che comincia a rassodarsi troppo (si attacca tutto ad una sola delle fruste
dello sbattitore). Lavate i mirtilli, scolateli e aggiungeteli al composto
mescolando delicatamente con un cucchiaio.
Versate un cucchiaio abbondante di composto in ogni
vaschetta di uno stampo da muffin completa di pirottino di carta, o in 12
stampini di alluminio per muffin rivestiti con i pirottini ( i pirottini
servono a sformare più facilmente i muffin).
Cuocere per 20-25 minuti circa.
che bontà! i mirtilli poi sono super salutari! complimenti per la tua ricetta, un abbraccio! Valeria!
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