Ho preparato questo arrotolato verso Natale, in effetti per una domenica in famiglia allargata fa una gran scena e non richiede neppure un tempo troppo lungo per la preparazione (la cottura è un altro discorso!).
L'ho fatto in nome della mia nonna paterna, Antonietta, lombarda di origine lodigiana, che ha preparato per le domeniche a pranzo con me ed i miei genitori tanti polpettoni ed arrosti arrotolati. Credo che uno uguale a questo non l'abbia mai fatto, lei usava la carne trita per fare il "ripieno" (proprio come nome di preparazione da mettere anche nei "rustin"...in effetti il suo tipico polpettone era un enorme "rustin", involtino tipico lombardo). Lo dedico comunque alla mia nonna per l'affetto e l'emozione con cui l'ho preparato.
Ingredienti:
1 fetta di tacchino per arrotolato
2 uova
4 fette di mortadella
200 gr spinaci surgelati
Parmigiano
Prezzemolo
Sale e pepe
Per prima cosa assicuratevi che la fetta di tacchino sia ben
sottile e, nel caso serva, battetela col batticarne.
Preparate quindi una normale frittata sbattendo le uova in
una ciotola con un po’di prezzemolo; fate scaldare poco olio in una padella,
quindi versate le uova sbattute e cuocete finchè, muovendo la padella, la
frittata non si staccherà da sola, quindi giratela, cuocetela ancora per mezzo
minuto, spegnetela e fate raffreddare.
Cuocete gli spinaci in una padella con un bicchiere
abbondante d’acqua per circa 10 minuti, conditi con un po’ di sale. Fate
attenzione che abbiano perso quasi tutta l’acqua perché altrimenti quando
affetterete l’arrotolato uscirà tutta e potrebbe anche aver impedito una
cottura uniforme.
Componete quindi l’arrotolato:
- stendete la fetta di tacchino
- cospargetela di parmigiano
- disponetevi sopra la frittata, gli spinaci e la mortadella
Se volete potete invertire l’ordine di mortadella e
frittata, ma consiglio di tenere gli spinaci in mezzo perché mortadella e
frittata “scivolano” quando si arrotola e gli spinaci “frenano”un po’.
Arrotolate dunque la fetta su sé stessa e legate con dello
spago da cucina nel modo che vi riesce meglio, salate, pepate e se volete
aggiungete anche rosmarino e due chiodi di garofano tritati.
Cuocete in forno a 180° per un’ora abbondante, bagnando di
tanto in tanto con vino bianco.
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